Come risparmiare sulla TARSU (tassa sulla spazzatura)

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Tassa sulla spazzatura: è possibile risparmiare?

In tempi di crisi, si sa, è utile imparare a risparmiare su ogni cosa. Imposte e gabelle si susseguono a ritmo frenetico e sempre più famiglie si ritrovano a cimentarsi negli sgradevoli conti di fine mese. Acqua, elettricità e gas sono una fonte di preoccupazione non indifferente, ma a fianco di queste tra voci da alcuni anni se ne è aggiunta una quarta ugualmente importante: la TARSU o TARES, cioè la tassa sulla spazzatura.

Solitamente, la tassa sulla spazzatura viene modulata dal comune non in base agli effettivi “consumi” (metri cubi di rifiuti solidi urbani) ma tenendo conto della composizione del nucleo familiare (numero di persone conviventi in capo alla medesima famiglia) e della metratura dell’immobile di riferimento e/o la sua destinazione d’uso.

Per questo motivo, il primo consiglio che ti offro è quello di verificare la congruità dei dati riportati sulla lettera di accompagnamento alla TARSU. Se nel tuo nucleo familiare sono intervenute sostanziali modifiche, la tassa sulla spazzatura può essere ricalcolata tenendo conto che meno persone risultano residenti presso il tuo domicilio, meno paghi.
Per informare il comune della nuova situazione del tuo nucleo familiare, ti consiglio di recarti nell’Ufficio Anagrafe della tua città e di domandare l’avvio di una pratica di scissione/aggregazione dello stato di famiglia. Dovrai semplicemente indicare all’addetto allo sportello quali persone facciamo effettivamente parte del tuo nucleo familiare per ottenere uno stato aggiornato.
Ugualmente importante è la questione della metratura immobiliare. Per esperienza personale, ti avviso che molti comuni non prendono a riferimento le visure catastali effettive, ma si basano sui dati che tu hai trasmesso con l’ultimo censimento. Se per qualche motivo hai sbagliato ad indicare sul fascicolo la metratura del tuo immobile o sono subentrate sostanziali modifiche (ad esempio: hai demolito una veranda, hai venduto una parte del tuo immobile) verifica che la TARSU contenga informazioni aggiornate e che la tassa sulla spazzatura sia effettivamente calibrata su dati reali e veritieri.

Se invece fai parte di quella spaurita minoranza di comuni che ha dotato i propri cittadini, come la sottoscritta, di una chiave magnetica o chip per accedere al cassonetto, puoi risparmiare sulla tassa sulla spazzatura adottando comportamenti appropriati.

L’uso di una chiave magnetica dovrebbe essere indice di sicurezza: il chip registra infatti ogni singolo conferimento che il cittadino deposita nel cassonetto. L’intero sistema dovrebbe pertanto garantire una tassazione perfetta ed ideale, esattamente proporzionale al numero dei conferimenti effettivi.

Come in tutte le situazioni reali, il condizionale è d’obbligo.
Il sistema è buono, ma presenta delle pecche non indifferenti: ad esempio, il chip magnetico registra il numero di volte in cui il cassonetto viene aperto, ma non tiene conto del peso/volume del materiale che viene inserito nel bidone. Per farti un esempio terra terra, per il chip è la stessa cosa se apri il cassonetto per buttare un fazzoletto di carta o per disfarti di 4 kili di pesce marcio. Per il sistema, un conferimento è un conferimento, a prescindere dal peso e dal volume occupato dalla tua spazzatura.
Se anche tu disponi di una chiave magnetica a chip, ecco una serie di consigli potrebbero aiutarti ad abbassare sensibilmente la tassa sulla spazzatura.

Ricicla il più possibile.

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Regalare una nuova vita al vetro, all’alluminio, alla plastica, alla carta non è solo un metodo per avere bollette meno salate, ma un vero a proprio atto d’amore e di rispetto verso la terra. Le risorse del nostro mondo non sono infatti infinite: è giusto non sprecarle.

Se possibile, trova una nuova destinazione d’uso alle cose finite: una bottiglietta di succo di frutta può diventare un ottimo vaso, una bottiglia di plastica ti permette di bagnare le piante senza dover comprare un innaffiatoio, una scatola pulita ti consente di tenere in ordine i giochi dei tuoi figli o le tue scarpe.
Quando devi buttare, impara a dividere i materiali riciclabili dalla spazzatura indifferenziata.
Sapevi che gli imballaggi (confezioni di carta, sacchetti di plastica, bottiglie di vetro, lattine di alluminio) possono costituire anche il 50% della spazzatura che butti via ogni giorno? Aggiungici gli onnipresenti dépliant pubblicitari, le scatole, i quotidiani, i sacchetti del pane e gli scontrini della spesa: è tutta carta che puoi riciclare negli appositi cassonetti a campana, permettendoti di ridurre l’ammontare della TARSU.

Non sprecare.

Compra quello di cui hai effettivamente bisogno, nella quantità che ti serve. Sprecare cibo non è bello, specie in tempi di crisi come questi: inoltre è un insulto verso chi è più povero di te. Impara a fare delle spese ragionate e ponderate in base ai tuoi effettivi consumi.
Mantieni in ordine la tua dispensa: poni i prodotti più deperibili (pane, carne, pesce, frutta, verdura, latte e derivati) in bella vista così da consumarli quando sono ancora freschi.
Se acquisti beni a lunga scadenza, effettua una turnazione con quelli che già possiedi: ad esempio, se hai un cartone di latte UHT che scade a Settembre e ne prendi uno con scadenza a Natale, poni quello che scade a Dicembre dietro al primo. Quando dovrai usare del latte, automaticamente prenderai il cartone con la scadenza più ravvicinata ed eviterai di trovare prodotti mummificati negli angoli più nascosti della credenza.

Ottimizza il volume della spazzatura.

Il chip magnetico conta il numero dei conferimenti, non il peso/volume della spazzatura realmente depositata nel cassonetto. Fai una serie di prove per capire come ottimizzare lo spazio a tua disposizione.
Quando io devo buttare via della spazzatura, ad esempio, pongo i barattoli di stagno a fondo del sacchetto, in modo che abbiano l’apertura verso l’alto: la spazzatura più piccola si deposita all’interno dei barattoli vuoti, ottimizzando il volume del sacchetto.
Quando devo usare la chiave magnetica per aprire il cassonetto, infine, massimizzo il volume della spazzatura da introdurre nello slot a ghigliottina. Il comune ha offerto ad ogni famiglia residente un buon numero di sacchetti per i rifiuti, dalle dimensioni simili a quelli in dotazione al supermercato. A causa della loro grandezza, due di questi sacchetti non entrano nello sportellino ed obbligano a fare due conferimenti distinti (due passate di chip, pari a due tassazioni).. tuttavia ho capito che posso abbinare a ciascun sacco grosso un sacchetto piccolo da bottega alimentare/macelleria per riuscire a buttare più spazzatura pagando per il medesimo numero di conferimenti.
E’ vero che nel sacchetto piccolo ci sta un terzo della spazzatura contenuta in quello grande, ma considerando che il cassonetto lo apro per buttare il sacchetto grosso, ogni anno risparmio fino ad un terzo della tassa sulla spazzatura ottimizzando le aperture del bidone e il volume della spazzatura che getto. E il portafoglio ringrazia.

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