Riconoscere un narcisista in cinque mosse

Foto di Fares Hamouche su Unsplash

 

Riconoscere un narcisista in cinque mosse

Hai presente il Puffo Vanitoso? Quello che passa la giornata a rimirarsi allo specchio ed a dire “Sono bello, oh quanto sono meraviglioso, ma davvero sono splendido, quanto siete fortunati ad avermi vicino” cercando costantemente conferme e rovinando la giornata di tutti se qualcuno osa mettere in dubbio le sue certezze? Ecco: l’esempio di Puffo Vanitoso è perfetto per imparare a riconoscere un narcisista.

Del resto, è assodato: narcisisti e persone tossiche vanno a braccetto.
Si nutrono delle energie degli altri, sono incapaci di stringere amicizie durature e profonde, hanno una visione distorta della propria persona, ritenendo le proprie necessità come le uniche degne da rispettare.

Riconoscere un narcisista in cinque mosse: l’innamoramento / l’infatuazione

Il narcisismo è un tratto della personalità che, entro certi limiti, è sano e normale.
Il narcisista psicologico porta però questa caratteristica all’estremo.

Ad esempio, in una relazione, è facile che si innamori a prima vista e sia di entusiasmi fin troppo facili, quasi puerili. Nelle prime fasi della conoscenza con l’amato, il narcisista monopolizza il discorso trovando mille pregi in quello che l’altro fa e che “casualmente” è proprio quello che fa pure lui/lei.

Più che un vero e proprio innamoramento si tratta quindi di un’infatuazione superficiale verso una persona, che diventa lo specchio dei suoi ideali e il destinatario delle sue manie di controllo/rassicurazione.

Un narcista patologico è capace di dirti, al primo appuntamento, che ha già prenotato nel suo ristorante preferito, ordinare per te il menu che ritiene più adatto, decidere se puoi bere e cosa, stabilire a che ora l’appuntamento si può concludere.
Nel caso di piccoli imprevisti (ad esempio una comanda sbagliata o un vino non di suo gradimento), il narcisita psicologico non risparmia critiche e recriminazioni, ingigantendo l’accaduto oltre la sua reale portata. A fronte dei tuoi dubbi, liquida il suo comportamento ossessivo affermando che è “perchè lui/lei ci tiene affinché tutto sia perfetto per te”.

Lo stesso bisogno costante di rassicurazione e di porsi al centro dell’attenzione si riscontra nei dialoghi. Un narcista patologico al primo appuntamento ascolta quello che hai da dire, ma lo fa solo in funzione di un proprio appagamento interiore.
Leggi libri? Anche lui/lei. Ma i suoi sono migliori. O più complessi. O più lunghi.
Viaggi? Anche lui/lei. Ma va in zone più belle. O resta all’estero per più tempo.
Fai sport? Anche lui/lei. Ma da più tempo. O con risultati migliori. E comunque il suo sport è più competitivo.

A mente fredda, tutto quello che ti resta da un simile dialogo è una sensazione continua di competizione. Scopo del narcisista è infatti quello di esagerare le proprie capacità e i propri talenti, quasi a cimentarsi in una maratona di successi illimitati.

Riconoscere un narcisista in cinque mosse: la frequentazione tossica

Qualora la fase di conoscenza si traduca in una frequentazione regolare, il narcista patologico comincia a rivelarsi per quello che è, attuando un sottile boicottaggio psicologico.

Inizia a stabilire i tempi e le modalità della vostra relazione, restando insensibile alle tue esigenze. Alla prima difficoltà o contraddizione, scattano le ripicche, i silenzi ed i musi lunghi: sei tu che sei sbagliata/o e che lo/la hai illuso.

Riconoscere un narcisista in cinque mosse: la fase della frequentazione porta ai primi contrasti ed alla caduta della sua maschera di ipocrisia. Foto di Adi Goldstein su Unsplash

Il narcisista rifiuta ogni compromesso o ogni spiegazione ed addossa a te ogni fallimento, immolandosi nel ruolo di vittima sacrificale. La solfa è sempre la stessa: la vostra frequentazione sarebbe stata perfetta, se solo tu non avessi sbagliato.

Inizia a paragonarti alle sue passate (e fallimentari) relazioni, si lamenta dicendo che stai rovinando tutto, insiste dicendo che se tu lo/la amassi abbastanza faresti come ti è stato chiesto, ti umilia e ti punisce dicendo che te lo sei meritato.

Il narcisista patologico ti prende per sfinimento.
Piagnucola e mugugna finchè non ottiene quello che desidera.
E quindi alza il tiro delle sue richieste, sapendo che se hai già ceduto una volta finirai per cedere anche la prossima.

Riconoscere un narcisista in cinque mosse: il rapporto con gli altri

Riconoscere un narcisista in cinque mosse: il narcisista ha solo una cerchia di frequentazioni superficiali che spaccia per amici. Quando ne viene estromesso/a, accusa gli altri di essere invidiosi.

Non è strano che un narcisista tossico affermi di avere tantissimi amici e di essere sempre cercato od ammirato dagli altri. Questa caratteristica è infatti un tratto del suo bisogno di essere costantemente al centro dell’attenzione.

In realtà un narcisista psicologico, proprio perchè incapace di provare empatia ed immedesimarsi nelle altre persone, ha solo amicizie superficiali: si circonda quindi solo di persone che la pensano come lui/lei per evitare ogni possibile confronto. Persone a cui però non risparmia in privato le critiche qualora non corrispondano ai suoi ideali irrealizzabili.

Nel mondo fantastico del narcisista tossico ogni cosa ruota infatti attorno alle sue esigenze. Tutti devono dipendere da lui/lei, tutti devono chiedergli/le consiglio.
E, ovviamente, tutti devono seguire i consigli che dispensa poichè il narcisista è l’unico/a a parlare con cognizione di causa.

Con la stessa velocità con cui elegge una persona a Best Friend Forever, un narcisista psicologico tronca ogni frequentazione non appena sente minacciato il proprio status.

E’ capace di togliere il saluto ai colleghi che hanno avuto più successo sul lavoro o bloccare su Whatsapp gli amici che non sono andati a vedere il film che voleva.
E, come al solito, se gli/le si chiede conto del suo comportamento, definendo la sua reazione plateale ed esagerata, si trincera dietro a un muro di passività aggressiva.

Riconoscere un narcisista in cinque mosse: la convivenza

Se, nonostante i campanelli di allarme, dedici di condividere i tuoi spazi vitali con un narcisista patologico nella convinzione che la situazione migliori, non aspettarti una relazione equilibrata ed improntata al rispetto reciproco.

Riconoscere un narcisista in cinque mosse: conviverci è un ottovolante costellato da silenzi, musi lunghi, bugie. Foto di Priscilla Du Preez 🇨🇦 su Unsplash

Poichè il narcisista tossico è una persona profondamente infelice, incapace di analizzarsi e trovare in sè la ragione dei propri fallimenti, la sua valvola di sfogo consiste nel dare a te la colpa di ogni sua sfortuna. Così come è successo ai primi litigi od incomprensioni, mira quindi a prenderti per sfinimento attraverso l’isolamento affettivo.

Si comporta da vigliacco, come un predatore opportunista, facendo tabula rasa di ogni cosa che può darti supporto o sollievo.
Denigra le tue passioni definendole sciocche ed inutili, ti vieta con scenate e piccole vendette di uscire e vedere i tuoi amici, fa a pezzi i tuoi oggetti personali negli attacchi di ira. Ti dà la colpa di non impegnarti abbastanza per far funzionare la relazione. Ti isola e ti soffoca drenando da te ogni energia. Solo allora si ritiene felice.
Ma non appena alzi la testa e cerchi alternative alla routine tossica che sta cercando di importi, tornano le liti, le scenate di gelosie, le ripicche, i silenzi imposti ed i musi lunghi.

Riconoscere un narcisista in cinque mosse: una relazione tossica

Riconoscere un narcisista: il narcisista insiste sulla tua inadeguatezza fino a farti sentire in colpa. Ti umilia e ti isola per sentirsi migliore di te. Foto di Nik Shuliahin 💛💙 su Unsplash

Il narcisista patologico prosciuga ogni tua energia.

La sensazione che avverti è quella di camminare sopra ai gusci d’uovo e dover soppesare ogni tua azione nel timore di incorrere nel suo biasimo. Non ti senti mai adeguato/a poichè il narcisista mente spudoratamente rivoltandoti ogni situazione contro.
Ti senti addirittura in colpa se ti succede qualcosa di bello perchè temi la sua reazione: ogni tuo successo può essere infatti utilizzato contro di te.

Se una relazione simile è andata avanti per mesi ed anni, uscirne fuori può sembrare impossibile. Il narcisista ha infatti avuto così tanto tempo per far leva sulle tue insicurezze da instillarti la folle idea che tu sia l’unico/a responsababile della sua infelicità e del fallimento della vostra vita insieme.

Probabilmente è riuscito ad allontanarti da amici, familiari, colleghi.
Forse ti ha impedito di continuare gli studi, o, magari, ti ha convinto a licenziarti e rinunciare ad opportunità di carriera, rendendoti economicamente dipendente.
Però c’è una cosa che non è ancora riuscito/a a toglierti: la dignità.

Se ti senti in trappola e non pensi di riuscire ad uscirne da solo/a, mettendo alla porta il parassita ed invitandolo/a a trascorrere la sua mesta esistenza come più preferisce (purchè lontano da te), non vergognarti a chiedere aiuto per uscire da una relazione così nociva.
Puoi sempre rivolgerti alle persone che conosci per avere supporto, oppure contattare anonimamente il centro antiviolenza psicologica, anche solo per sentire una voce amica, avere consigli e sfogarti via chat.

Chiama il 1522 o visita il sito nazionale “Help Line – Violenza e Stalking”.

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