Il geoduck – Panopea abrupta

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Il geoduck o “vongola dalla proboscide”.

Va bene che ogni scarrafone è bella a mamma sua, ma in confronto al geoduck anche la più ributtante delle blatte rischierebbe di vincere la fascia di Miss Universo. Gli aggettivi per descrivere questo innocuo mollusco possono essere riassunti in un feroce dittico: osceno e… virile. Dove, nel secondo caso, l’assonanza con la parola “membro” sembra quasi scontata.

Con il suo aspetto goliardico, il geoduck potrebbe sinceramente concorrere per il titolo di “animale più brutto del mondo”. Eppure, ciò che agli occhi degli esseri umani è un’oscena somiglianza con un simbolo fallico, per Madre Natura è semplicemente un mezzo di alimentazione. La lunga proboscide del geoduck non è altro che un sifone fornito di due tubi: uno permette all’animale di alimentarsi introducendo acqua, sostanze nutrienti e plancton all’interno dello stomaco del mollusco. L’altro consente al geoduck di smaltire le sostanze di rifiuto.

Il sifone a doppio tubo di un geoduck insabbiato nel fondale marino.
Il sifone a doppio tubo di un geoduck insabbiato nel fondale marino.

A dimostrazione del fatto che la malizia risieda negli occhi di chi guarda, la fecondazione nel geoduck segue le consuete regole del mondo dei molluschi. Maschi e femmine espellono i loro gameti nell’acqua, delegando all’oceano il compito di unire fra di loro ovuli e spermatozoi ed a dare vita a una nuova generazione di vongole dalla proboscide. Insomma, anche se size does matter (le dimensioni contano), non incontrerete mai un geoduck al party di Rocco Siffredi né lo potrete avvistare in un bar, intento a marpionare un’avvenente cozza. Scordatevi anche di vederlo protagonista di una serie di video hot: il geoduck passa la sua intera esistenza interrato nella sabbia del fondale, da dove emerge solo l’imboccatura del sifone per permettere all’animale di alimentarsi ed espellere i materiali indesiderati.

Nonostante una vita da pantofolaio che si protrae per anche un centinaio di anni (il geoduck più anziano mai rinvenuto aveva la bellezza di 170 primavere e godeva ancora di ottima salute), la somiglianza con il viril membro ha in breve determinato il sorgere di “aspettative erotiche” a carico del mollusco. In Estremo Oriente non è difficile imbattersi in esemplari vivi venduti nei più tradizionali mercati rionali a cui vengono attribuite particolari proprietà magiche e terapeutiche. In Cina e Giappone, oltre ad essere considerata una leccornia per i palati più fini, la proboscide del geoduck è consigliata come potente afrodisiaco e rimedio all’impotenza maschile. geoduck-vongola-forma-fallica
Mangiare queste vongole aiuterebbe quindi ad affrontare con rinnovato slancio una notte di passione con la propria compagna e migliorerebbe le prestazioni erotiche della controparte maschile.
Piatti a base di mirugai o mirukuigai, spesso tradotti come “giant clam” (vongola gigante) per l’ignaro turista, potrebbero determinare l’insorgenza di risatine e frecciate rivolte all’incauto consumatore.

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